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mercoledì 15 gennaio 2014

Tachtsidis, inserimento graduale

I primi allenamenti con la sua nuova maglia stanno dando a Panagiotis Tachtsidis le idee, seppur abbozzate, di ciò che sarà la sua avventura a Torino. Le spiegazioni ed interazioni con Ventura sono fondamentali per trasmettere al greco il pensiero calcistico dell'allenatore ligure. La tattica venturiana, si sa, non è facile da apprendere ma con l'abnegazione e con il sacrificio, che di certo non mancano, il centrocampista può ritagliarsi lo spazio desiderato all'interno della squadra granata. Come da accordi presi in precedenza, Tachtsidis sa di non essere la prima scelta nel ruolo di regista. Davanti nelle gerarchie, infatti, c'è un Vives che sta disputando uno dei migliori campionati della sua carriera e (eventuali infortuni e squalifiche a parte) sarà difficile che Ventura possa privarsi dell'ex Lecce. Dietro di lui, però, il numero 77 scalpita e vuole rivedere il campo dopo oltre un mese di assenza. Infatti, il mediano ha passato gli ultimi cinque turni di campionato tra tribuna e panchina, giocando l'ultima gara ufficiale l'1 dicembre scorso (Catania-Milan 1-3) e, di conseguenza, non può ancora ritenersi pronto per essere schierato nel centrocampo granata, in un ruolo che richiede corsa, tenuta e conoscenza perfetta dei movimenti dei compagni.

Nella seduta odierna a porte aperte, l'ex Catania non ha brillato durante la partitella in famiglia, nella quale è stato schierato proprio come terminale centrale di centrocampo. La voglia di dimostrare di essere all'altezza, però, ha portato il classe '91 a proseguire i lavori di allenamento tra palestra e giri di campo addizionali. Tachtsidis chiede tempo al Torino, mentre prosegue nel suo lavoro di ambientamento. Un inserimento che riguarda più la parte tattica che la questione fisica.