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domenica 9 febbraio 2014

Torino-Bologna 1-2. L'avversario che non ti aspetti

Il Bologna si merita un plauso per come ha saputo affrontare questa partita pur decimata da infortuni e squalifiche, più l'addio di Diamanti, che effettivamente non si è sentito. Il gol di Immobile al 5' ha fatto addirittura pensare ad una possibile goleada, invece la doppietta di Cristaldo e l'ottima prestazione di Bianchi nel primo tempo, ha cambiato la faccia della partita. Sia chiaro il Torino non ha giocato male e piangono un palo ed una traversa che hanno fatto intendere che il Torino le ha provate tutte per rimediare allo svantaggio. Questa era una partita da vincere, considerando che il Torino ora sarà atteso da un doppio impegno di peso, contro Verona e Juventus. La squadra di Ventura è apparsa un po' confusionaria, con la difesa del Bologna che non ha lasciato spazio agli uomini chiave granata. Una battuta d'arresto che può aiutare a far riflettere. Il Bologna non sbancava l'Olimpico, prima Comunale, da ben 34 anni. All'andata vinse il Torino, che erano 28 anni che non vinceva al Dall'Ara. Insomma i numeri del passato si sono azzerati.

Secondo tempo

49' c'è anche Padelli in area per tentare il gol del pareggio, ma la partita finisce con la sconfitta inaspettata del Torino. Glik recrimina per una trattenuta in area da rigore.

45' quattro i minuti di recupero

43' esce Bianchi tra gli applausi

41' il pubblico non incita a dovere, qualcuno si sente che sta criticando, ma una partita difficile capita a tutti e i tifosi devono dare la carica ai giocatori

40' bella punizione di Cerci, ma Curci questa volta si supera

36' ci prova sempre Immobile, ma 'ste palle non entrano

26' Cerci da punizione, palla di poco a lato

24' perde palla Curci, davvero inguardabile nelle uscite, ma il Toro non ne approfitta

23' ci prova Bianchi dalla distanza ma Padelli par sena problemi

20' il Torino ora gioca con il 3-4-3

19' primo cambio per Ballardini, esce Natali acciaccato ed entra Cherubin

18' bel tiro di Kurtic, ma Curci è pronto. Intanto Larrondo, al rientro, prende il posto di Farnerud

15' si gioca a metà campo, Cairo è perplesso mentre tira fuori un fazzoletto di carta firmato Torino

12' buona opportunità per Farnerud che però spara alle stelle. Irrati fa giocare all'inglese con poche interruzioni

8' il Toro accellera per arrivare al pari e poi tentare la vittoria

6' Cerci scatenato vicino al gol con una traversa

1' doppio cambio per il Torino entrano Kurtic e Bash, escono Darmian e El Kaddouri

Primo tempo

Il Bologna che non t'aspetti, squadra ferita ma orgogliosa che riesce a mettere in difficoltà un Torino che parte bene, ma poi va in confusione dopo essere andato in vantaggio quasi subito con Immobile. Bianchi emozionato sì, ma poi trasforma i ricordi in forza fisica e mentale e permette a Cristaldo di segnare il primo gol. Ma Rolly è su ogni pallone, anche in difesa. Una cartolina per chi non l'ha voluto. Da segnalare anche la buona prova di Natali.

47' Christo su punizione, bene Padelli. Riparte il Torino che chiude in attacco il primo tempo.

45' due i minuti di recupero

45' Bianchi anche in difesa mette in angolo. Gran partita dell'ex

41' ancora pericoloso Cristaldo, buona la combinazione con Bianchi, la coppia sembra funzionare

40' altra occasione per Immobile, la palla sembra deviata ma per Irrati non c'è angolo

38' Immobile vicino al pari

32' gran conclusione di Cerci di poco alto sulla traversa

30' palo clamoroso di Glik su uscita devastante di Curci

25' doccia fredda per il Toro che va sotto con rete di Cristaldo, questa volta nessun miracolo di Padelli che non para su Khrin e l'argentino si avventa sul pallone mettendolo dentro. Da notare che Ventura s'è arrabbiato con El Kaddouri, giustamente, in quanto il granta s'è cambiato la maglia a gioco attivo, lasciando i suoi in dieci

22' a terra Bianchi infortunato, caduto male

21' paratona di Padelli su una conclusione dal limite di Cristaldo

15' Darmian vicino al nuovo vantaggio con uscita avventata di Curci, salva Natali

12' pareggia il Bologna con Cristaldo, ma grande azione di Bianchi, caparbio sul pallone, al punto che dopo zoppica. Ma è Padelli che preoccupa per un problema al ginocchio, botta presa per il contatto con Bianchi

5' Toro già in vantaggio con stacco di testa vincente per Ciro Immobile. Il Toro dal fischio d'inizio ha subito imposto il suo ritmo

1' partiti. Emozione per i cori e gli applausi a Rolando Bianchi, visibilmente emozionato

Tabellino

Marcatori: 5' Immobile (T); 12' e 25' Cristaldo (B)

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian (Basha), Farnerud (Larrondo), Vives, Masiello; El Kaddouri (Kurtic); Cerci, Immobile. A disp.
 Gomis, Berni, Rodriguez, Bovo, Pasquale, Tachtsidis, Basha, Vesovic, Kurtic, Barreto, Meggiorini, Larrondo.  All.: Ventura

Bologna (3-5-2): Curci; Antonsson, Natali (Cherubin), Mantovani; Garics, Krhin (Sorensen), Perez, Christodoulopoulos, Morleo; Cristaldo, Bianchi (Ibson). A disp. Stojanovic, Malagoli, Sorensen, Cherubin, Crespo, Friberg, Laxalt, Ibson, Paponi  All.: Ballardini

venerdì 7 febbraio 2014

Sparatoria a Napoli, calciatore ferito per rapina

Il centrocampista della squadra di calcio dell'Asd Giugliano 1928, comune a nord di Napoli, è stato ferito a colpi d'arma da fuoco durante una rapina subìta la scorsa notte mentre era nella sua auto in via Concenzio Muzii, nella zona Vicaria del capoluogo partenopeo. Il giocatore, Emanuele Rapicano, 22 anni appena compiuti, alla Polizia ha riferito di essere stato affiancato, mentre era nella sua Smart Fortwo, da un uomo armato il sella a uno scooter che ha tentato di rapinargli l'orologio. Il giovane ha reagito e il bandito ha sparato un colpo di pistola che ha raggiunto il calciatore all'anca. Agli agenti ha riferito che, dopo il fatto, si è prima recato a casa sua, a Massa di Somma, nel Vesuviano, e poi con il padre nell'ospedale Villa Betania di Ponticelli, dove i medici gli hanno riscontrato una ferita all'anca. I sanitari hanno disposto l'intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. Sull'accaduto indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli. Sul luogo indicato dal giovane, non sono state trovate tracce dell'accaduto.


Vives: "Il Bologna verrà qui per conquistare dei punti. Il mio Rinnovo? Sto bene a Torino! Rispetto per Bianchi, ecco il mio messaggio"

Il centrocampista granata, Giuseppe Vives, ha incontrato oggi i media presso la Sala Conferenze dello stadio Olimpico per presentare la sfida di domenica prossima contro il Bologna, valida per la quarta giornata di ritorno di Serie A 2013-2014: "Partite come quella contro il Bologna sono molto importanti. Sappiamo che dobbiamo entrare in campo con la giusta mentalità. Con il giusto approccio possiamo giocarcela contro tutti. Il Bologna sta lottando per salvarsi e verranno qui duplicando le forze. Hanno bisogno di punti e proveranno a fare la loro partita".

"L'assenza di Diamanti? Perderanno qualcosa sui calci piazzati. Loro si chiuderanno molto, toccherà a noi cercare gli spazi per renderci pericolosi. Ma dobbiamo sempre rimanere equilibrati".

"Kurtic e Vesovic? Sono giovani e fanno parte del progetto della Società. Sappiamo che gli schemi del mister hanno bisogno di tempo per venire assimilati. Loro stanno lavorando molto durante la settimana e si guadagneranno sicuramente spazio".

"I diffidati? Non puoi giocare pensando a non prendere il cartellino se no fai brutta figura. Se arriveranno le squalifiche sicuramente chi scenderà in campo si farà trovare pronto e non farà rimpiangere gli assenti, come è sempre successo".

"Il rinnovo? Io qui sto benissimo. Dal mio punto di vista non ci sono problemi. Io punto a far bene domenica dopo domenica poi se la Società mi chiamerà per parlare non faremo fatica a trovare un accordo".

"Bianchi? E' stato un giocatore molto importante per il Torino. Ora lo affronteremo da avversari, ma abbiamo molto rispetto per lui. Gli faccio un grande in bocca al lupo".

mercoledì 5 febbraio 2014

D'Ambrosio attacca il Toro, la precisazione

Durante la conferenza stampa di oggi, Danilo D'Ambrosio ha affermato come ci siano stati "due pesi due misure" riferendosi al Torino e alla storia in granata di Rolando Bianchi. Parole, queste, malintese da alcuni portali. Il suo pensiero era rivolto al Torino, che non è stato riconoscente nei confronti del suo capitano non rinnovandogli il contratto. D'Ambrosio, dunque, ci tiene a chiarire che il suo riferimento era alla irriconoscenza di Cairo e non di Rolando Bianchi.

martedì 4 febbraio 2014

VIDEO - Immobile: "Sky Cinema, la mia ragazza si lamenta sempre"

L'attaccante del Torino, Ciro Immobile, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky. "Devo fare una protesta ufficiale a Sky Cinema. Non è possibile, trasmettono sempre gli stessi film. La mia ragazza si lamenta sempre (ride, ndr)".

sabato 1 febbraio 2014

Farnerud delude, Kurtic ed El Kaddouri scalpitano

Che sia più a suo agio senza palla, quando deve inserirsi negli spazi, che quando ha la sfera tra i piedi e deve giocarla, si era capito da tempo. Detto questo, la prova offerta contro il Milan da Alexander Farnerud, non è stata soddisfacente. Per quanto concerne la fase di copertura, lo svedese ha coperto la sua zona con diligenza, ma in fase offensiva è stato poco coraggioso, impreciso e precipitoso. Difetti che il giocatore aveva già palesato in altre occasioni, ma questa sera sono sembrati evidenti. Farnerud, non a caso sostituito da Ventura con El Kaddouri, non è mai riuscito a servire un pallone in verticale o a creare un pericolo, optando sempre per passaggi corti e orizzontali. Per di più, meravigliosamente servito da Cerci, lo scandinavo ha fallito una chiarissima occasione da gol, per poi provarci con un tiraccio da fuori pochi minuti dopo, con il medesimo esito: palla fuori di diversi metri. Una serata storta? O un indizio delle scarse attitudini offensive del calciatore? Kurtic ed El Kaddouri scalpitano...

Milan-Torino (1-1), le pagelle Mediaset

Ecco le pagelle del Torino, a cura di SportMediaset, al termine del pareggio per 1-1 in casa del Milan: "Padelli 6,5; Maksimovic 6,5, Glik 7, Moretti 6; Darmian 6, Basha 6 (24' st Kurtic 6), Vives 6, Farnerud 5,5 (8' st El Kaddouri 5,5), S. Masiello 6; Cerci 6 (48' st Meggiorini sv), Immobile 7". Ventura, voto 6,5.

martedì 28 gennaio 2014

Sassuolo, esonerato Di Francesco

La notizia era nell'aria già da domenica, da quando il Livorno ha battuto per 3-1 il Sassuolo, ora è ufficiale: Eusebio Di Francesco non è più l'allenatore della squadra neroverde. Come ha comunicato la società emiliana attraverso il proprio sito ufficiale, il tecnico è stato sollevato dal suo incarico.

Per la sua sostituzione sono due i principali candidati: Alberto Malesani e Ciro Ferrara. In attesa che il presidente Squinzi trovi il sostituto di Di Francesco la squadra è stata affidata momentaneamente a Mandelli.

lunedì 27 gennaio 2014

Il libro che racconta la Storia del Toro

Il calcio di rigore in favore del Toro non c'era, è stata una interpretazione sbagliata da parte dell'arbitro. Succede, alle volte a favore, altre contro. Fa parte del gioco del calcio e tutti i protagonisti dovrebbero accettare questi imprevisti senza che diventino alibi o motivi di contraddizione. In futuro l'episodio servirà soprattutto per non fare apparire il tutto come una consuetudine contraria. Il Toro merita la classifica che ha: i 32 punti che garantiscono il sesto posto in coabitazione con altre due squadre sono l'esatta interpretazione numerica del lavoro e del valore della squadra. Il popolo granata sta passando dalla sorpresa alla certezza che dopo anni di vacche magre stia affiorando qualcosa di speciale che riporta alla eccezionalità. Sì, il Toro attuale ha la possibilità di entrare nella Storia meritatamente. Una competizione europea renderebbe il giusto merito ai protagonisti granata.
La memoria storica del Toro si sta rimettendo in moto: dopo tanti anni e dopo tanti protagonisti fasulli. A Torino si sta delineando la possibilità di intravedere la gente da Toro, della quale si erano perse le tracce. Ora sta ai protagonisti del Toro riaprire il libro della Storia. I risultati parlano chiaro e i fasti del passato che ritornano rimbombano finalmente nella testa del popolo granata. Non è detto che ci voglia un miracolo per scrivere un capitolo in più nel libro della Storia del Toro, un capitolo che faccia pensare al mondo intero: "Rieccoli".

Glik carico, avviso al Milan: "Balo o non Balo..."

Kamil Glik, capitano del Torino, parla dopo la riunione del Michelangelo tra capitani, arbitri, allenatori e dirigenti a Milano. "Sono incontri utili, ma sono cose che comunque sappiamo tutti, non ci sono novità particolari. L'Europa? Vogliamo fare punti per la salvezza e arrivare a 40 punti, vedremo poi a maggio dove saremo. Il Milan senza Balotelli? E' importante per loro, ma abbiamo dimostrato che possiamo giocare contro tutti".

sabato 25 gennaio 2014

Vesovic e i dubbi di Ventura

Dire che Vesovic si stia allontanando dal Torino sarebbe probabilmente un'espressione ancora troppo forte. Tuttavia, qualche problematica in più circa il tesseramento dell'ex Stella Rossa di Belgrado sta emergendo in queste ultime ore, a fronte di un'ulteriore consultazione avvenuta tra Ventura e la dirigenza granata.

Troppo poco tempo ha avuto il tecnico per poter conoscere a fondo il giocatore classe '91 (per questo motivo è stato portato nel capoluogo piemontese), che, tra l'altro, è fermo da due mesi. Per questo motivo, il montenegrino potrebbe faticare parecchio a farsi trovare pronto in tempi rapidi, cosa che, trattandosi di un acquisto di metà stagione, potrebbe avere un effetto boomerang in casa Toro. Ventura, infatti, preferirebbe avere a disposizione un elemento da subito in grado di fare le veci di Darmian se chiamato in causa. Vesovic, apparentemente, non sembra in grado di poter dare queste garanzie, almeno nell'immediato, cosa che di fatto renderebbe inutili tutti gli incastri che Petrachi dovrebbe mettere in atto per arrivare al tesseramento del giocatore sprovvisto di passaporto comunitario.

La decisione non è definitiva, dal momento che, con la partita imminente, si è preferito prendersi ancora un paio di giorni di riflessione. Ma se i dubbi non verranno definitivamente fugati, allora si cambierà obiettivo (con Faraoni di nuovo primo, seppur molto caro, obiettivo), e Vesovic (che, dal punto di vista contrattuale, ha già trovato tutti gli accordi del caso) dovrà cercarsi un'altra sistemazione. Per ora, comunque, nulla è stato irrevocabilmente deciso, ma la sensazione è che Vesovic sia leggermente meno vicino rispetto ai giorni scorsi.

"A centrocampo come con il Sassuolo"

"Avanti come a Sassuolo". È questo il parere dei nostri lettori che, numerosissimi, hanno partecipato al sondaggio prepartita in cui chiedevamo quale coppia di centrocampisti si preferiva vedere al fianco dell'ormai intoccabile Giuseppe Vives. Per ben il 55,03% dei votanti, la risposta è stata "Brighi e Farnerud", che bene hanno fatto a Reggio Emilia (soprattutto il primo, autore della rete del definitivo 0-2).

L'ex Roma e lo svedese sono dunque la scelta prediletta da parte dei lettori, che hanno dimostrato una netta preferenza rispetto alle altre alternative. Il 20,63% dei voti cade, infatti, su Basha e Farnerud, con Brighi che tornerebbe in panchina e con l'ex Frosinone che si riprenderebbe la titolarità ottenuto fino alla gara con la Fiorentina.

L'11,64% delle preferenze va a Brighi e El Kaddouri, che quindi tornerebbe in campo dopo la lunga sosta forzata a causa di un infortunio: tanti inserimenti e un centrocampo spiccatamente offensivo, in questo caso. Poco successo hanno riscontrato infine le ultime due opzioni: la prima è Basha-El Kaddouri a fianco di VIves, coppia che ottiene solo l'8,99% dei voti; la seconda invece ricade su Basha e Brighi. Per loro solo il 3,7% delle preferenze.

mercoledì 22 gennaio 2014

VIDEO - Le giocate più belle del nuovo talento del Torino

Altro potenziale innesto per il settore giovanile del Torino: è arrivato sotto la Mole Leonardo Zamboni Lorenzi, attaccante esterno classe '96 della Associacao Chapecoense de Futebol, formazione di prima divisione del campionato brasiliano. Si tratta di un esterno destro molto veloce, un "numero 7" vecchio stile, dotato di buona tecnica individuale e buona corsa, che, in questi giorni, si tratterrà a Torino per essere valutato dalla dirigenza granata. Dopo Lucas Pardini, un altro italo-brasiliano per il Torino? Il giocatore è stato segnalato dagli scout in Sudamerica e sarà valutato a fondo ma, dalle prime voci trapelate da Venaria, stavolta potrebbe trattarsi di un provino destinato a buon fine, considerato che il ragazzo ha immediatamente destato una buona impressione e potrebbe essere presto tesserato (ha passaporto comunitario a tutti gli effetti) e messo inizialmente a disposizione della Berretti di Roberto Fogli.

Toro su Vesovic: i dettagli della trattativa

Pioggia di conferme sul nome circolato in queste ultime ore, Marko Vesovic piace, e non poco, al Toro, tanto da essere considerato al primo posto delle preferenze qualora, in casa granata, uscisse Danilo D'Ambrosio. O meglio, il giocatore, Vesovic appunto, rappresenta un'occasione per il Toro, che potrebbe anche decidere di arrivare a tesserare il giocatore anche senza la partenza dell'ex Juve Stabia. Ma procediamo con ordine.

Vesovic, classe '91, è un giocatore su cui i granata hanno gli occhi da diverso tempo, da quando, cioè, seguivano Maksimovic. Era piaciuto già allora, ma si preferì puntare sul centrale serbo, vista la carenza di difensori in organico. In quel periodo, Vesovic era tesserato con lo Stella Rossa di Belgrado, club che adesso non detiene più la proprietà del cartellino ma che, di fatto, guadagnerebbe una sorta di premio economico in caso di tesseramento da parte di un altro club del giocatore, che ha già militato nella nazionale montenegrina. Il "problema" è proprio questo, il fatto che Vesovic è un giocatore extracomunitario, e di conseguenza, secondo la normativa vigente, non tesserabile dal Toro, che ha già tutti i posti occupati (si ricorda la proprietà di Stevanovic e di Diop, che pur non essendo attualmente in granata, gravano da questo punto di vista).

L'unico modo per ovviare il problema sarebbe la cessione all'estero di un giocatore extracomunitario, per liberare appunto un posto e tesserare il terzino. Ed è in questa direzione che i granata si stanno attivando: l'obiettivo, in realtà, è piuttosto complesso. Si tratterebbe di acquisire un giocatore extracomunitario ma già dall'Italia (in questo caso, non c'è alcuna limitazione), per poi cederlo immediatamente, a titolo definitivo, a un altro club all'estero. In questo modo, con un piccolo vizio di forma (cosa che ha spesso adottato il Parma in questi anni) i granata libererebbero formalmente un posto, che si potrebbe quindi riempire proprio con l'arrivo di Vesovic. La fretta, in questo caso, è legata al giocatore da individuare e da cedere all'estero, più che alla chiusura con il reale obiettivo granata. Vesovic, il profilo estero; Faraoni, quello italiano. I nomi in ballo, attualmente, sono loro.

martedì 21 gennaio 2014

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Immobile migliore in campo: vittoria a mani basse

Vince Immobile, a mani basse. Il sondaggio proposto da Toro.it all'indomani della bella vittoria in casa del Sassuolo ha premiato come miglior giocatore della gara l'attaccante granata, arrivato a metà campionato in doppia cifra e, soprattutto, sempre più trascinatore della squadra. Dopo una stagione fatta più di bassi che di alti, in quel di Genova, Immobile si è rimboccato le maniche, mettendosi in gioco in una piazza che, visto il suo passato juventino, avrebbe potuto essere difficile. Invece lui ha capito subito come e cosa fare per poter entrare nel cuore dei tifosi, riuscendoci alla grande. La splendida rete segnata contro i neroverdi, poi, è una ciliegina sulla torta, tanto da valergli ben il 63,66% dei voti da parte dei numerosissimi partecipanti al nostro sondaggio.

Immobile al primo posto, dunque, e con una maggioranza particolarmente schiacciante, se si pensa che al secondo "classificato" vanno il 14,08% delle preferenze. Ma deve comunque essere contento Maksimovic, dal momento che le prestazioni sempre più in crescita lo stanno consacrando in questo campionato italiano. Il centrale serbo sta diventando sempre più un intoccabile nella difesa di Ventura, vista non solo la qualità, ma la grandissima personalità. E i tifosi gongolano.

Terzo posto per Giuseppe Vives, che in questa stagione sta prendendosi delle belle rivincite. Domenica, un'altra bella prova: per lui il 10,99% dei voti. A seguire troviamo Brighi, autore della seconda e decisiva rete del match, che guadagna il 7,32% delle preferenze, mentre a chiudere ecco Masiello, rispolverato titolare dopo mesi di panchina: per il 3,1%, il migliore è stato proprio lui.

venerdì 17 gennaio 2014

Il Sassuolo vuole strappare Paulinho al Livorno

http://www.torinogranata.it/?action=read&idnotizia=43338

Torino, il grande sogno di mercato è più vicino

Sembra un sogno di mercato, per il Torino, eppure potrebbe non esserlo. Sempre che la Cina non sia "vicina" come si dice. Il nome è quello di Alessandro Diamanti, e la notizia è che il club di Cairo è seriamente intenzionato a portare un'offerta al Bologna e al calciatore perchè nella prossima stagione lasci l'ombra delle Due Torri per quella della Mole. L'obiettivo è molto arduo, ma non impossibile; prima, però, deve verificarsi una serie di circostanze indipendenti dalla volontà granata. Diamanti infati, è cosa nota, è oggetto di un forte pressing cinese, segnatamente del Guangzhou allenato da Marcello Lippi: l'offerta pervenuta tanto al Bologna quanto al calciatore è di quelle che farebbero vacillare chiunque (si parla di 10 milioni per il club e addirittura 7 a stagione come ingaggio), eppure nessuno dei due ancora ha risposto; i felsinei temono di perdere molte chance di salvarsi, lasciando partire il proprio miglior elemento, e il trequartista toscano non sarebbe così convinto di essere già pronto per abbandonare i prestigiosi palcoscenici italiani in favore di quelli, remunerativi sì ma poco competitivi, dell'Estremo Oriente. Il Torino aspetta gli eventi. La prima delle due condizioni che si dovrebbero verificare, secondo gli auspici granata, è appunto il mancato trasferimento di Diamanti nell'immediato. La seconda è spiacevole a dirsi, ma – siccome a fini di mercato vale il principio mors tua, vita mea – in riva al Po c'è chi gufa il Bologna affinchè manchi l'obiettivo della permanenza in Serie A. Perchè a quel punto i costi dell'operazione si abbasserebbero sensibilmente, e Cairo sarebbe disposto ad investire una cifra intorno ai 6, forse 7, milioni di euro per regalare Alino a Giampiero Ventura, che farebbe i salti di gioia. Per questo il Toro tifa "contro" Lippi, ma stavolta i colori o il derby non c'entrano.

mercoledì 15 gennaio 2014

Toro, c'è il Sassuolo

Partita come la Cenerentola della Serie A, il Sassuolo ha saputo ritagliarsi il suo spazio nel massimo campionato italiano e, nonostante un avvio ricco di difficoltà, ha trovato il giusto assestamento con la nuova categoria. La sconfitta all'esordio contro il Toro e i due punti conquistati nelle prime sette partite, avevano fatto pensare alla squadra di Di Francesco come "vittima sacrificale". La realtà e gli sviluppi del campionato hanno invece parlato diversamente. Attualmente gli emiliani sono fuori dalla zona retrocessione, complice la bella vittoria di domenica scorsa contro il Milan.

Per il salto di categoria, il presidente Squinzi ha rinforzato molto la squadra in estate. E' arrivato un portiere di estrema affidabilità come Pegolo; difensori giovani e/o in cerca di riscatto: Ziegler, Ariaudo, Pucino e Marrone; un centrocampista di sostanza come Kurtic, e giocatori offensivi che possono dire la loro: Schelotto, Zaza e Floro Flores. I molti innesti hanno causato un esborso economico di 17 milioni, ripianata in parte dai diritti tv che porta la permanenza in Serie A.

La forza neroverde è stata la fiducia riposta in Di Francesco. Nonostante la sconfitta interna per 0-7 contro l'Inter, la dirigenza del Sassuolo ha scelto di proseguire con il tecnico e i risultati successivi hanno dato ragione alla scelta di conferma. La dèbacle, anziché disgregare il gruppo, ha rinvigorito Berardi e compagni che hanno reagito da vera squadra. Sta al Torino non far sì che questo buon periodo di forma prosegua.

Tachtsidis, inserimento graduale

I primi allenamenti con la sua nuova maglia stanno dando a Panagiotis Tachtsidis le idee, seppur abbozzate, di ciò che sarà la sua avventura a Torino. Le spiegazioni ed interazioni con Ventura sono fondamentali per trasmettere al greco il pensiero calcistico dell'allenatore ligure. La tattica venturiana, si sa, non è facile da apprendere ma con l'abnegazione e con il sacrificio, che di certo non mancano, il centrocampista può ritagliarsi lo spazio desiderato all'interno della squadra granata. Come da accordi presi in precedenza, Tachtsidis sa di non essere la prima scelta nel ruolo di regista. Davanti nelle gerarchie, infatti, c'è un Vives che sta disputando uno dei migliori campionati della sua carriera e (eventuali infortuni e squalifiche a parte) sarà difficile che Ventura possa privarsi dell'ex Lecce. Dietro di lui, però, il numero 77 scalpita e vuole rivedere il campo dopo oltre un mese di assenza. Infatti, il mediano ha passato gli ultimi cinque turni di campionato tra tribuna e panchina, giocando l'ultima gara ufficiale l'1 dicembre scorso (Catania-Milan 1-3) e, di conseguenza, non può ancora ritenersi pronto per essere schierato nel centrocampo granata, in un ruolo che richiede corsa, tenuta e conoscenza perfetta dei movimenti dei compagni.

Nella seduta odierna a porte aperte, l'ex Catania non ha brillato durante la partitella in famiglia, nella quale è stato schierato proprio come terminale centrale di centrocampo. La voglia di dimostrare di essere all'altezza, però, ha portato il classe '91 a proseguire i lavori di allenamento tra palestra e giri di campo addizionali. Tachtsidis chiede tempo al Torino, mentre prosegue nel suo lavoro di ambientamento. Un inserimento che riguarda più la parte tattica che la questione fisica.

Il gioco del Toro passa da Maksimovic

Nikola Maksimovic si sta integrando sempre di più nel Torino e, di conseguenza, in Serie A. Nella partita di domenica scorsa contro la Fiorentina, il difensore serbo è stato il giocatore granata che ha effettuato il maggior numero di passaggi andati a buon fine (80). Il dato statistico indica l'importanza dei tre difensori centrali nel gioco di Ventura e dimostra quanto l'azione granata parta sempre dalle retrovie, ancora di più se manca il regista titolare Vives (come accaduto contro la squadra di Montella). Il secondo granata in questa graduatoria è Glik, con oltre 60 passaggi riusciti. Il capitano del Toro, oltre ad avere disputato un'ottima prova individuale, è primo anche nei palloni recuperati. Sono ben 18 i tentativi sventati dal polacco, tra i quali risalta il salvataggio sulla conclusione a botta sicura di Borja Valero. Ad aver tirato di più verso la porta di Neto, invece, è stato Cerci. Il numero 11 ha aumentato notevolmente la pericolosità offensiva granata, cercando il gol dell'ex in più occasioni senza però trovarlo.

Per quanto riguarda le statistiche di squadra, invece, la Fiorentina ha superato i ragazzi di Ventura in quasi tutti i contesti. Dal possesso palla (56% a 44%) alla supremazia territoriale, i viola sono stati migliori seppur non abbiano trovato la via della rete. Un ultimo dato riguarda i tiri. I granata stanno affinando sempre di più le conclusioni e, nonostante non abbiano segnato nell'ultimo turno di campionato, le conclusioni sono state quase tutte verso le specchio della porta, cinque delle sei totali.

martedì 14 gennaio 2014

Mercato, il Toro piomba su un grande talento del Fenerbahce

Spunta un nome nuovo per il reparto offensivo del Torino: è quello di Salih Ucan. A riferirlo è il portale turco Amkspor. Il calciatore, trequartista classe '94, è di proprietà del Fenerbahce ed è considerato uno dei prospetti più interessanti in Turchia.

lunedì 13 gennaio 2014

Cerci, la Juve si gioca due carte per convincere il Toro

Non ci sono dubbi sulla permanenza di Alessio Cerci al Torino fino alla fine della stagione, molti invece ce ne sono per la prossima, perchè l'esterno granata è uno dei giocatori del campionato italiano più appetibili. Tra i club interessati alla "nuova creatura" di mister Giampiero Ventura c'è la Juventus, pronta ad imbastire una nuova operazione nell'asse tutto torinese.
LA STRATEGIA - Stando a quanto riportato da La Stampa, la società bianconera potrebbe giocarsi le metà dei cartellini di Ciro Immobile e Sebastian Giovinco, che interessa molto alla dirigenza del Torino, per convincere il patron granata Urbano Cairo a sacrificare il suo gioiellino. Nel frattempo per Cerci si profila un aumento da parte del Torino, pronto a premiare il suo talento.

Clamoroso Gillet: si va verso un nuovo slittamento

 Il caso Gillet? Ancora in altissimo mare. Sebbene scada domani il termine ultimo dei 90 giorni per ottenere la sentenza di terzo (e definitivo) grado di giudizio presso la corte del Tnas, le ultime e ben fondate voci parlano di un'ulteriore proroga richiesta dal collegio, che posporrebbe la decisione intorno al 24 di gennaio. La cosa ha del clamoroso, dal momento che molto meno tempo è stato impiegato dallo stesso organo per ridurre - e in maniera piuttosto significativa - la squalifica di un altro giocatore inquisito come Mauri.

La motivazione che dovrebbe confermare lo slittamento di circa 10 giorni è quella di "esigenze interne del collegio", cosa che fa esasperare, più ancora che arrabbiare, il Torino stesso, impegnato pure sul fronte mercato. Se infatti il portiere belga dovesse tornare a disposizione, verrebbe immediatamente girato in prestito Lys Gomis, che resta tuttavia attualmente bloccato proprio vista la situazione dell'ex Bari. L'agonia, perché tale è, sembra che continui ancora. In attesa di un verdetto che, almeno, si spera essere veramente ben ponderato.

Il tabellone del calciomercato granata

Arriva Tachtsidis, e qualche nome viene depennato dalla lista. Il Torino ha trovato con un vero e proprio blitz silensioso il vice Vives, almeno fino al termine della stagione, e ora si concentrerà sull'altra priorità, il trequartista, che Petrachi vorrebbe arrivasse nell'ambito della cessione, fin qui ancora molto problematica, di D'Ambrosio all'Inter. Non è un mistero, e tanto se ne è parlato su queste colonne, del fatto che il Toro abbia intenzione di arrivare a strappare dalla società meneghina la comproprietà di Botta o quella (in ottica futura, arriverebbe in tal caso in Estate) di Bardi. Proprio l'argentino permetterebbe ai granata di colmare la lacuna che Ventura ha evidenziato durante l'assenza di El Kaddouri, altrimenti si dovrà cercare altrove.

Così come già alla ricerca è il Toro per il terzino destro che possa avvicendarsi a Darmian: l'idea è un'opeazione à la Menga, cioè un giocatore da prendere in prestito con diritto di riscatto a Giugno, per valutarlo da qui fino alla fine del campionato. Ecco perché il ds granata è stato in Francia, a ossevare Corchia: per ora, tuttavia, nulla di concreto. Anzi, le possibilità che il terzino possa diventare effettivamente del Toro, attualmente, restano piuttosto basse.

Ma oltre agli arrivi, bisogna pensare alle cessioni, soprattutto a centrocampo. Detto che Gazzi difficilmente si muoverà, le possibilità che temporaneamente possa lasciare la piazza granata, per giocare con più regolarità prima di tornare alla base, sono piuttosto alte per Bellomo, cercato da molte squadre di B tra cui anche il Brescia.

A seguire, ecco il tabellone del calciomercato invernale del Toro, specificando che alla voce "trattative" sono stati inseriti i nomi di cui la nostra redazione ha conferma diretta, mentre sotto "interessi" si trovano i nomi dei giocatori che, secondo altri organi di informazione, sono stati contattati o sono seguiti dalla società granata.

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TORINO 2013/2014

All.: Ventura (confermato)

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ARRIVI

ACQUISTI: Tachtsidis (c, Catania - prestito)

Trattative: Aguiar (c, Penarol); Bardi (p, Livorno); Birsa (c, Milan); Botta (c, Inter); Caprari (a, Roma); Corchia (d, Sochaux); Faraoni (d, Watford); Lazaar (d, Varese); Nico Lopez (a, Udinese); Torosidis (d, Roma)

Interessi: Aguirre (a, Liverpool Montevideo); Cherubin (d, Bologna); Constant (d, Milan);  Diamanti (a, Bologna); Dodò (d, Roma); Dos Santos (a, Villareal); Halfredsson (c, Verona); Hernandez (a, Palermo); Ilicic (a, Fiorentina); Kone (c, Bologna); Kurtic (c, Sassuolo); Piccini (d, Livorno); Rosi (d, Parma); Saponara (c/a, Milan)

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PARTENZE

CESSIONI: -

Trattative: Bellomo (c, Brescia, Empoli); D'Ambrosio (d, Fiorentina, Milan, Inter, Roma); Gazzi (c, Palermo); Meggiorini (a, Padova, Palermo, Spezia)

Interessi: Barreto (a, Genoa); Bellomo (c, Chievo, Udinese); Darmian (d, Juventus); Cerci (c, Juventus); Maksimovic (d, Juventus)

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LA ROSA ATTUALE

Portieri: Berni, Gillet, Gomis L., Padelli
Difensori: Bovo, D'Ambrosio, Darmian, Glik, Maksimovic, Masiello, Moretti, Pasquale, Scaglia, Rodriguez
Centrocampisti: Basha, Bellomo, Brighi, Cerci, El Kaddouri, Farnerud, Gazzi, Tachtsidis, Vives
Attaccanti: Barreto, Immobile, Larrondo, Meggiorini

Botta-Inter-Toro: la strada è in salita

Che l'Inter non sia del tutto convinta di lasciar partire Ruben Botta è cosa di cui si era già parlato nelle ultime ore. Il ritorno "ufficiale" alla corte di Mazzarri potrebbe rendere la strada che porta al giocatore argentino ancora più complicata. Perché se è vero che nei prossimi giorni, tra venerdì e sabato, entourage del giocatore e Toro si incontreranno (e lo stesso accadrà tra granata ed Inter), è anche vero che il buon esito della trattativa dipende soprattutto dalla società nerazzurra.
La convocazione per la gara di Coppa Italia potrebbe infatti dare a Mazzarri la possibilità di provare Botta: una sorta di test, considerato quanto la squadra milanese tenga all'argentino, che sarà l'osservato speciale anche durante gli allenamenti. Ecco perché nell'affare D'Ambrosio è stato un volere del Toro, più che dell'Inter, inserire nella trattativa proprio Botta (o Bardi), a fronte di una proposta nerazzurra che continua tuttora a comprendere giocatori - da Duncan, a Mbaye a Benassi - che non convincono del tutto Petrachi. Non tanto per la qualità di questi giovani, che rimane alta, quanto per il profilo ricercato.
La vicenda, legata a quella del terzino destro granata, potrebbe dunque subire un'accelerata nel fine settimana.
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Mai così bene, mai così in alto

Questa stagione sembra avere un denominatore comune per tutte le squadre: la parola "record". C'è chi sta ammazzando il campionato (ma dimentica di essere uscito dalla Champions in un girone più che modesto), chi invece ha cominciato alla grandissima ma poi, pian piano, ha cominciato a frenare bruscamente (quella Roma capace di collezionare 10 vittorie di fila, poi fermata per la prima volta sul pareggio proprio dal Toro...), chi sta disputando uno dei più brutti campionati della propria storia, e in questo caso si parla di "record negativo" (un Milan che, proprio da pochi minuti, non ha più Allegri come allenatore). Ma anche il Toro e Ventura, in questo anno dei record, vogliono dire la propria, e al termine di questo girone di andata possono affermare "missione completata": mai da quando ci sono i 3 punti, i granata avevano conquistato così tanti punti (26) ed erano così in alto in classifica al giro di boa (settimo posto). Un rendimento che si è impennato nel mese di dicembre, con quelle quattro vittorie in cinque partite, ma che avrebbe potuto essere ancora migliore se si pensa a tutti i punti gettati: come ricorda spesso Ventura, solo i cali di tensione e di attenzione dei finali di Milan e Sampdoria e una clamorosa rimonta a Livorno non hanno permesso al Toro di sfondare quota 30 punti già nel girone di andata. Ma anche così, i tifosi possono sorridere e pensare al ritorno, consapevoli che questa squadra può ancora regalare tante soddisfazioni.

Una, intanto, l'ha già data: era dal '94-'95 che i granata non si ritrovavano tra le prime dieci a metà torneo. Quell'anno si arrivò noni, con 23 punti, mentre nel ritorno ebbe un visto calo e chiuse la stagione con 45 punti, all'undicesimo posto. Nella stagione successiva, e poi nel '99-'00, la squadra giunse al giro di boa con appena 17 punti, retrocedendo al termine del campionato. Disastrosa fu la stagione '02-'03, con Ulivieri allenatore: 10 punti nel girone di andata, ultimo posto e serie B con appena 21 punti, uno dei peggiori campionati di sempre. Si passa così alla gestione Cairo, che nell'anno dopo la promozione con il Mantova cominciò alla grande la serie A: 22 punti nel girone di andata, salvezza a quota 40 al termine della stagione. La stagione seguente si concluse con 17 punti e una permanenza nella massima serie molto risicata, mentre 2008-2009 i 15 punti dell'andata non bastarono poi per la salvezza. L'anno scorso, infine, la squadra di Ventura collezionò 20 punti (21 sul campo), quindi quest'anno si è incrementato lo score di ben 6 punti (o 5, se si considera la penalità iniziale).

E' un Toro che deve fare al più presto i famosi 40 punti, che deve comunque continuare a guardarsi dietro, ma che può anche sbirciare da non troppo lontano la zona Europa. In questo girone di andata, infatti, questo Toro ha capito di potersela giocare con tutti: e se adesso, che la squadra è diventata più matura, non ci saranno più quei famosi cali di tensione, Ventura potrebbe centrare un altro grande traguardo.

domenica 12 gennaio 2014

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Il punto sul mercato con il D.S.Petrachi (+playlist)

Mister Ventura in Mixed Zone (+playlist)

Mister Ventura in Mixed Zone (+playlist)

Alessio Cerci in Mixed Zone (+playlist)

Foto Serie A, Torino-Fiorentina, 0-0 all'Olimpico

http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie_a/torino/2014/01/12-79885_0/Foto+Torino-Fiorentina,+0-0+all'Olimpico

Le pagelle di Torino-Fiorentina

PADELLI 6.5: non commette errori, a parte una respinta poco precisa che però non ha conseguenze negative. Chiamato più volte in causa specie nella ripresa, quando gli affondi della Fiorentina si fanno sempre più frequenti, non si fa mai sorprendere

DARMIAN 6.5: una garanzia sulla fascia destra, una continua conferma. Spinge forse meno del solito ma annulla Joaquin e dalle sue parti è difficile sfondare

MAKSIMOVIC 5.5: sin dalle gara d’esordio ha mostrato una sicurezza da veterano. Sicurezza che oggi, in qualche frangente, rischia di tradirlo. Si fa trovare spesso fuori posizione, errori anche nei passaggi, il più delle volte fuori misura    

GLIK 7: conferma il buon momento di forma. Se a Parma l’errore su Amauri aveva un po’ macchiato la sua prestazione, contro la Fiorentina non si fa mai sorprendere e strappa spesso applausi quando chiude sugli avversari. Il migliore in campo

MORETTI 6.5: dal difensore ci si aspetta ormai una prestazione come quella di oggi. Attento, sicuro, spesso sbroglia la matassa e non sbaglia un intervento.

PASQUALE 6: comincia bene la sua partita. Una buona ripartenza nei primissimi minuti, uno stop al volo di petto al limite dell’area. Cala un po' alla distanza quando commette qualche errore di imprecisione

BASHA 6: solita partita di sostanza quella del mediano, ormai un punto fermo del centrocampo granata. Il Toro non soffre più di tanto nonostante la grossa qualità della Fiorentina. Bravo a ripartire ma anche a risolvere qualche situazione difficile al limite dell'area (BRIGHI 6: entra subito in partita, da segnalare un ottimo recupero su Cuadrado e un bel pallone per Cerci poco prima del fischio finale)

GAZZI 6: chiamato in causa dopo tante panchine, il mediano che ha fatto la fortuna del Toro di Ventura nel primo anno di A si fa trovare pronto e sostituisce Vives senza quasi far sentire la sua assenza. Fa il suo rispettando le consegne dell'allenatore

FARNERUD 6: parte un po' in sordina, e i primi i 45' lo si vede molto poco. Cresce nella ripresa facendosi spesso trovare al posto giusto al momento giusto. Peccato Barreto non lo veda quando, invece di lanciare Cerci, avrebbe dovuto servire lo svedese

CERCI  6.5: le azioni più pericolose del Toro passano sempre dai suoi piedi. Prova a sorprendere Neto trovando sempre la risposta del portiere. Con lui in campo i granata danno sempre l'impressione di poter far male, da un momento all'altro

BARRETO 5: preferito a Meggiorini, torna titolare dopo oltre due mesi. Non è il giocatore, almeno non oggi, in grado di poter fare la differenza. Ha tecnica da vendere ma non sfrutta al meglio le sue potenzialità. Grosso l'errore nel secondo tempo, quando spreca un pericoloso contropiede non accorgendosi di Farnerud alla sua sinistra. Esce tra i fischi dell'Olimpico (MEGGIORINI 6: prova generosa dell'attaccante che tenta anche di rimediare ad una conclusione poco precisa di Cerci tentando di colpire in acrobazia il pallone )

All. VENTURA 6: con una formazione priva del suo bomber Immobile e di un Vives rinato nella nuova posizione, il tecnico sceglie il fedele Gazzi per sostituire il mediano e si affida alle invenzioni di Barreto. Il punto colto dal Toro è prezioso: il centrocampo granata non va mai in affanno nonostante la grossa qualità della mediana viola, e la difesa, i cui meccanismi sono ormai rodati, è attenta e chiude senza subire.

Arbitro VALERI 6.5: quasi non ci si accorge della sua presenza, aiutato anche dalle due squadre in campo. Una direzione tutto sommato corretta quella del fischietto di Roma





FIORENTINA

NETO 6
TOMOVIC 5.5 RODRIGUEZ 6.5 SAVIC 6 RONCAGLIA 6
MATI FERNANDEZ 6 (st 34' AMBROSINI sv) PIZARRO 6 BORJA VALERO 7
CUDRADO 6 ILICIC 5 (st 16' IAKOVENKO 5.5) JOAQUIN 5 (st 40' MATOS sv)

Il Toro non mangia la Fiorentina

Bel punto per i granata contro una buona Fiorentina, l’impressione è che con Immobile e Rossi la partita sarebbe finita ugualmente in parità ma con dei gol, però con i se e con i ma non si fa la storia e quindi all’ultima giornata del girone di andata è arrivato il primo pareggio a reti bianche per la compagine di Ventura.

I granata soprattutto nel primo tempo hanno faticato e non poco nella fase di non possesso palla, i viola infatti hanno costruito diverse palle gol che non hanno finalizzato per poco, Padelli ci ha messo del suo solo sulla punizione di Mati Fernandez, mentre le altre occasioni non sono andate a segno per errori di mira dei viola che oggi fortunatamente sono andati in bianco come la maglia che indossavano.

I granata, come era nella logica delle cose, hanno agito di rimessa e le loro occasioni le hanno avute soprattutto nella ripresa dove sono andati molto vicini alla marcatura in tre occasioni; molto difficile da realizzare quella di Meggiorini che ha già fatto tanto a deviare il tiro di Cerci, Cerci che precedentemente si era visto parare il tiro al termine di un contropiede dove Barreto avrebbe fatto meglio a servire Farnerud sulla destra e infine quella di Barreto che ha concluso bene un contropiede con un tiro deviato da Neto che solo il caso ha voluto che finisse tra i piedi di Savic e non tra quelli di Farnerud solodavanti alla porta vuota; questa quindi per me è stata l’occasione nella quale i granata possono recriminare. Però, come dicevamo prima, tante sono state le occasioni per i viola finite fuori di un niente e pertanto il pareggio appare giusto; come occasioni quindi un tempo per squadra anche se il pallino del gioco è stato più spesso in mano alla squadra di Montella.

Il Torino quindi, come contro la Roma e l’Inter, è riuscito ad impattare contro una grande non sfigurando nemmeno sul piano del gioco. I black out in questo girone di andata ci sono stati solo col Napoli e nel derby dove i granata hanno perso senza mai riuscire ad entrare in partita anche se a loro parziale discolpa c’è da ricordare che i gol sono venuti grazie ad errori arbitrali.

Nella partita di oggi c’è stata una buona prova soprattutto degli esterni Darmian, oramai una certezza, e Pasquale che è apparso più concentrato del solito in fase difensiva cadendo nell’errore solamente in occasione di un cross nel secondo tempo in fase offensiva.

C’era curiosità anche per la prova di Gazzi e Barreto che da tanto tempo non scendevano in campo nell’undici titolare e i due pupilli di Ventura hanno risposto positivamente come se avessero sempre giocato. Questa è la dimostrazione che tutto il gruppo è consapevole delle strategie e conosce bene quello che c’è da fare in campo.

Commentare le partite dei granata diversamente agli anni pre Ventura è diventato più semplice perché la squadra ha una sua identità e difficilmente ci sono situazioni che la sorprendono o la mettono in difficoltà. Certo non sempre le scelte del mister sono comprensibili e incontrano il volere dei tifosi che vorrebbero vedere in campo i giocatori più simpatici o i giovani della primavera; ma il mister manda in campo i giocatori quando è sicuro che questi possono giocare come vuole lui, l’esempio di Maksimovic è eclatante, tanta panchina per il serbo che poi da quando è entrato non ha più lasciato la formazione titolare.

Se abbiamo concluso il girone di andata al settimo posto con 26 punti, più vicini alla zona europa che alla zona retrocessione il merito va al lavoro che viene fatto sul campo dallo staff tecnico e dai giocatori presenti in rosa.

Ora inizia il girone di ritorno, le prime due partite sono abbordabili, andare a San Siro a inizio febbraio davanti al Milan (unica italiana rimasta in Champions) in classifica sarebbe motivo di orgoglio come motivo di orgoglio ancora più grande sarebbe uscire da San Siro ancora davanti al Milan.

sabato 11 gennaio 2014

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TORINO-FIORENTINA, PROBABILI FORMAZIONI

Torino e Fiorentina si affrontano nel lunch match della diciannovesima giornata di campionato, ultima del girone di andata. La Fiorentina è la squadra contro cui il Torino ha vinto più volte in Serie A, 45 in 128 confronti; 42 i successi dei toscani, 41 i pareggi. Montella dovrà fare a meno degli infortunati Gomez e Rossi, ma andrà a Torino alla ricerca della sua seconda vittoria consecutiva. Ventura, invece, sarà costretto a rinunciare a Ciro Immobile, autore già di 9 reti in questa stagione. Il tecnico, tuttavia, ritroverà un Alessio Cerci carico a mille dopo le polemiche seguite alla sua sostituzione, dopo appena 45 minuti, nel match disputato contro il Parma. Per quanto concerne l'attacco granata, ballottaggio Barreto-Meggiorini, con il primo leggermente favorito. Vives, squalificato, verrà invece sostituito da Brighi. Montella, invece, potrebbe far fronte ai problemi offensivi schierando Matos, supportato alle sue spalle da Ilicic. A centrocampo torna titolare Borja Valero.

TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Brighi, Basha, Farnerud, Pasquale; Cerci, Barreto. All. Ventura.

FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Vargas; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Cuadrado, Ilicic, Matos. All. Mandorlini

Toro, il nuovo difensore viene dal Manchester United?

Un'idea per la difesa del Torino, in prestito con obbligo di riscatto. Guillermo Varela, uruguaiano del Manchester United. Varela ha tre anni di contratto con il club inglese, ma su di lui ci sono diverse squadre e non è da escludere neppure un ritorno al Penarol. Intanto ci pensa il Torino, il classe '93 è un profilo che piace.

Due acquisti per Ventura, ma il tecnico rinuncerà al suo pupillo?

Il Torino è molto attivo sul mercato. Dopo l'acquisto di Tachtsidis, infatti, la dirigenza granata è alla ricerca di un nuovo calciatore. Come ha dichiarato Petrachi si cercherà anche un giocatore che possa sostituire D'Ambrosio. I soli Pasquale e Darmian, infatti, non bastano ad una squadra che ha il chiaro obiettivo di stupure rincorrendo, magari, obiettivi che ad inizio stagione erano considerati autentiche chimere da raggiungere. Si cercherà quindi un terzino, possibilmente in grado di ricoprire entrambe le fasce. E potrebbe non essere finita qui. L'attacco granata, infatti, senza Immobile e Cerci, continua a non convincere pienamente. Meggiorini, da sempre stimato da Ventura, sembrerebbe non convincere pienamente e potrebbe essere ceduto in Serie B. Occorre quindi un elemento in grado di andare in rete con una certa costanza. L'attaccante, quindi, potrebbe essere l'altro regalo da fare al tecnico. In uscita, invece, in queste ore si sta tenendo un importante colloquio con la dirigenza interista per D'Ambrosio. Il Toro sembra irremovibile: cederebbe il calciatore solo in cambio di adeguate contropartite tecniche (Botta).

Torino, i convocati sono solo 19: fuori Immobile ed El Kaddouri, resta a casa D'Ambrosio

Il tecnico granata, Giampiero Ventura ha diramato attraverso il sito ufficiale del club la lista dei 19 calciatori convocati per la partita di domani contro la Fiorentina, ultima giornata di andata del campionato di Serie A 2013-2014. I portieri sono Tommaso Berni, Lys Gomis, Daniele Padelli. I difensori: Cesare Bovo, Matteo Darmian, Kamil Glik, Nikola Maksimovic, Emiliano Moretti, Giovanni Pasquale, Guillermo Rodriguez. A centrocampo ci sono Migjen Basha, Nicola Bellomo, Matteo Brighi, Alexander Farnerud, Alessandro Gazzi, Panagiotis Tachtsidis. In attacco, in fine, Vitor Barreto, Alessio Cerci, Riccardo Meggiorini. Oltre agli infortunati "storici", on ci sono Immobile ed El Kaddouri. Ancora a casa D'Ambrosio.

D'Ambrosio, Petrachi non sente ragioni: vuole solo due nomi!

Il mercato del Torino è condizionato, inevitabilmente, dalla probabile cessione di D'Ambrosio. Secondo quanto riporta l'edizione odierna del quotidiano La Stampa, il direttore sportivo granata, Gianluca Petrachi, ha chiesto all'Inter la comproprietà di Ruben Botta o quella del portiere Francesco Bardi, ora al Livorno. Oggi potrebbe esserci un nuovo incontro tra Inter e Torino, sarà la volta buona?

All'Olimpico "tifosi speciali" rievocano il Grande Torino

Ad accompagnare l'ingresso delle squadre in campo, domenica allo stadio Olimpico, ci saranno anche tre tifosi speciali: si tratta di pronipoti di Aldo e Dino Ballarin, indimenticati e indimenticabili calciatori del Grande Torino. E sugli spalti, a sigillare ulteriormente il solidissimo gemellaggio con la Fiorentina, ci sarà anche Niccolò Menti, nipote del grande Romeo, ex calciatore granata e viola.

Torino-Fiorentina, momento emozionante prima della gara

Ad accompagnare l'ingresso delle squadre in campo, domenica allo stadio Olimpico, ci saranno anche tre tifosi speciali: si tratta di pronipoti di Aldo e Dino Ballarin, indimenticati e indimenticabili calciatori del Grande Torino. E sugli spalti, a sigillare ulteriormente il solidissimo gemellaggio con la Fiorentina, ci sarà anche Niccolò Menti, nipote del grande Romeo, ex calciatore granata e viola.

Conferenza stampa Tachtsidis, tifosi Catania imbufaliti!

Non sono piaciute ai tifosi del Catania le dichiarazioni rilasciate a Torino da Panagiotis Tachtsidis, durante la conferenza stampa di presentazione alla città. "Sono venuto qui per essere protagonista – ha infatti spiegato il centrocampista, arrivato in prestito al Toro – Alla Roma ho fatto bene ma hanno deciso di cedermi – ha poi aggiunto - Al Catania invece è andata male, pensavo ci fosse un altro livello...". Parole, queste, che non sono andate giù ai sostenitori etnei, e ciò nonostante la malcelata insofferenza riservatagli dal primo istante, o quasi. Colpa di qualche passaggio sbagliato ma soprattutto colpa del "fantasma" di Francesco Lodi, continuo e inarrivabile termine di paragone. Un feeling mai nato dunque nel rapporto con i catanesi, adesso degenerato alla luce delle ultime, infelici affermazioni del centrocampista greco. Critiche e improperi stanno infatti piovendo su forum e social network, in una polemica destinata a spegnersi, certo, ma che rischia di compromettere seriamente un eventuale ritorno del giovane in maglia rossazzurra, a questo punto assolutamente improbabile. Tachtsidis, lo ricordiamo, è ancora per metà del Genoa, mentre l'altra metà del cartellino, a fine prestito, è soggetta ad opzione di riscatto da parte del club granata, che tra l'altro pare seguisse e apprezzasse il giocatore già da tre anni.

Il Toro su Corchia, i dettagli dell'offerta al Sochaux

Il Torino, con l'iminente partenza di D'Ambrosio, cerca un sostituto all'altezza. Il nome che ricorre ormai da tempo è quello di Sebastien Corchia. Il Sochaux, che versa infatti in condizioni economiche drammatiche, si sta rassegnando all'idea di perdere il terzino. Lo stesso presidente Laurent Pernet ha, infatti, ammesso: "Corchia potrebbe partire già a gennaio". In realtà la formula dubitativa ha senso solo in merito alla futura destinazione. La società granata sta pensando ad un prestito con diritto di riscatto (sui 2,5-3 milioni di euro), ma le perplessità di Giampiero Ventura riguardano le carenze del giocatore in fase difensiva. Corchia, però, non ha paura di mettersi alla prova e a duro lavoro ed, infatti, ci sono buone sensazioni sulla conclusione dell'operazione.

MEDIASET - Il Toro non si ferma, a breve un nuovo colpo?

Il mercato del Torino vive ore intense sia in entrata che in uscita. Secondo quanto riportato durante la trasmissione Calcio Mercato in onda su Mediaset Premium, il direttore sportivo del Toro Petrachi avrebbe già avviato i contatti per Christian Galano. Sul piatto ci sarebbe un'offerta per un prestito con diritto di riscatto fissato a 1,5 milioni di euro. Il Parma, però, è interessato al calciatore e potrebbe rilanciare.

TUTTOSPORT - Via D'Ambrosio, il Toro ha scelto il sostituto

Il mercato del Torino ruota inevitabilmente intorno a Danilo D'Ambrosio. Il calciatore, a meno di clamorose sorprese, si trasferirà all'Inter. I granata, allora, si stanno muovendo alla ricerca di un valido sostituto. Secondo quanto riporta l'edizione odierna di Tuttosport, si è riaperta la pista che porta al terzino francese del Sochaux, Sebastien Corchia.

Pedullà: "Toro, un obiettivo si allontana"

Toro, un obietto si allontana: "Achraf Lazaar è sempre più vicino al Palermo. Anche oggi ci sono stati contatti con il Varese, si sta arrivando a un accordo. Confermato quanto avevamo anticipato un paio di giorni fa. L'intesa per l'esterno marocchino sta per essere trovata sulla base di una compartecipazione. Il Varese chiede solo cash, valuta l'intero cartellino circa 1,8-2 milioni. C'è il gradimento del Palermo, Lazaar ha già detto si, svolta in arrivo". E' quanto scrive sul suo sito Alfredo Pedullà a proposito dell'esterno marocchino, accostato anche al Toro.

venerdì 10 gennaio 2014

D'Ambrosio, arriva il grande rifiuto dell'Inter

L'Inter dice no al Torino per Ibrahima Mbaye. Il difensore di proprietà dei nerazzurri e in prestito al Livorno era la prima scelta dei granata. Negativa la risposta degli uomini mercato dell'Inter, che vogliono monitorare la crescita del giovane Mbaye a Livorno per poi eventualmente riprenderlo. Rimangono vive le piste Duncan e Benassi, con Mudingayi sempre sullo sfondo. E il sogno Botta per il Toro.

D'Ambrosio, la Roma ha la contropartita che piace a Ventura

Se la trattativa per D'Ambrosio all'Inter non è chiusa (non si scioglie il nodo contropartite pur se i nerazzurri restano in vantaggio su tutte), e se in corsa oltre al Milan rientra anche la Roma, ecco che con i giallorossi si può tornare a sondare la contropartita per l'eventuale passaggio in giallorosso del laterale. E' cosa nota che con il Torino si fosse parlato di Torosidis, fosse stato proposto Caprari, ma soprattutto che a Giampiero Ventura piacesse il brasiliano Marquinho: il tecnico granata ritiene infatti di poterlo trasformare nel trequartista ideale per il suo gioco. Il 27enne centrocampista ha però appena rifiutato il Genoa, volendo giocarsi le proprie carte con Rudi Garcia: Petrachi sa che sarà dunque difficile convincerlo ad accettare il granata, qualora la corsa a D'Ambrosio fosse vinta dai capitolini, ma farà il possibile per assecondare il desiderio di Ventura, tentando di ottenere il prestito di Marquinho.

Toro, Tachtsidis ha scelto il numero di maglia

Dopo l'allenamento e prima della conferenza di presentazione, Panagiotis Tachtsidis ha posato per i fotografi sul campo dell'Olimpico, mostrando la sua nuova maglia granata, numero 77.

Pulici: "Toro, c'è una cosa che mi preoccupa molto"

"Sono preoccupato per il nervosismo di Cerci e di cui ha parlato Ventura nel post gara di domenica scorsa a Parma. Più che le condizioni fisiche di Immobile, dove è stato giusto essere stati cautelativi visto una precedenza ricaduta, mi dà da pensare questo periodo non sereno di uno dei giocatori che meglio ha fatto nella prima parte del campionato. Cerci è troppo importante sia per gli equilibri tattici che per la freddezza sottoporta. Mi auguro che questa settimana sia servita a rischiarargli le idee e mi fido totalmente della scelta operata nei suoi confronti dal tecnico Ventura che lo conosce dai tempi di Pisa". Così Paolino Pulici, uno dei doppi ex dell'anticipo di campionato dell'ora di pranzo di domenica all'Olimpico di Torino fra granata e Fiorentina, ai microfoni di Calciomercato.com. "Non mi aspetto una bella gara fra Torino e i viola domenica prossima perchè temo che nei gigliati ci possano ancora ripercussioni derivanti dal contraccolpo psicologico dell'infortunio a Giuseppe Rossi, che sinceramente, lo dico da uomo di calcio che ha vissuto vita da spogliatoio e intensa attività agonistica, non meritava questo nuovo stop. Sono molto curioso di capire quale scelte farà Montella che è tecnico che stimo, e penso sia fra i più innovativi del nostro calcio. Fossi uno del Toro ad esempio mi preoccuperei soprattutto di Cuadrado e di stare attenti alle palle inattive perchè anche contro il Livorno ha fatto la differenza un colpo di testa di Gonzalo Rodriguez. Poi nei gigliati c'è un giocatore che ammiro come Borja Valero e credo voglia fare un grande girone di ritorno Pizarro. Il Torino di Ventura auspico torni a giocare come ha fatto bene nella parte finale del 2013. Non vedo però l'ora che finisca il mercato di gennaio perchè mi dispiacerebbe se la rosa granata venisse impoverita".

Ag. Tachtsidis: "Aveva tante offerte, ha scelto il Toro per un motivo"

Gli interessi in Italia di Panagiotis Tachtsidis li curano Francesco Musarra ed il suo corrispondente, nonchè procuratore del calciatore, Yannis Evangelopoulos. Musarra, agente Fifa che al Genoa aveva portato anche Papastathopoulos, Fetfatzdis e altri, parla raramente, ma quando lo fa le sue parole mixano la grande competenza con ampie dosi di buonsenso ed equilibrio.

Musarra, il Tachtsidis calciatore è noto a tutti coloro che seguono il calcio: come ci descrive il ragazzo, l'uomo che inizia a lavorare con Giampiero Ventura?

"Panagiotis è un ragazzo eccezionale; tranquillo di carattere, gli è sempre stata riconosciuta da tutti una grande professionalità. Ambizioso? Sì, nel senso migliore del termine: è una qualità, per un calciatore, mirare a traguardi il più alti possibile. Senza cadere però nella presunzione, come può accadere a molti specie fra i giovani che si affacciano al grande calcio; ma questo non è certo il caso di Panagiotis".

Perchè avete scelto Torino?

"Innanzitutto per l'importanza della squadra e della società, per il suo nome e per la sua storia. Non nego che avessimo ricevuto altre proposte, ma se abbiamo deciso per accettare quella granata è soprattutto per un motivo: ci hanno fatto capire quanto fortemente volessero Panagiotis. Tutti quanti: Gianluca Petrachi, il presidente Cairo, ogni componente del club e dello staff tecnico ha mostrato come desiderassero davvero poterlo avere con sè. E sapersi voluto, per un calciatore, è importantissimo. Del resto no, l'interessamento del Torino non è nuovo, anzi è vecchio di alcuni anni".

Non spaventa il fatto di arrivare in un contesto già organizzato e consolidato?

"Chiaramente, sbarcare a gennaio in una squadra ben costruita e peraltro dal buon andamento in campionato fa sì che non si possano avanzare pretese di garanzie tecniche o simili, e questo Tachtsidis lo sa benissimo; certo, come dicevamo sa di essere stato richiesto, ma questo non vuol dire che non debba dare il meglio di sè per potersi giocare le proprie carte. Le qualità, per fortuna, non gli mancano".

Se qualcuno, sotto la Mole, dovesse storcere la bocca per l'ultimo anno e mezzo in apparente ombra di Tachtsidis, cosa potrebbe rispondere?

"Le ultime due realtà in cui il ragazzo si è calato, ossia prima Roma e poi Catania, per aspetti diversi hanno vissuto entrambe periodi di profonda difficoltà; in giallorosso poi aveva a che fare con una concorrenza fatta di autentici mostri sacri, al posto suo in campo c'era un giocatore di livello assoluto, ma ciononostante, se andiamo a vedere, ha totalizzato comunque 23 partite con la Roma: non così poche. A Catania anche ha giocato praticamente sempre, pur se la situazione di classifica non ha concesso di brillare particolarmente".

Fra sei mesi c'è anche il Mondiale...

"Ora Panagiotis sarà concentrato unicamente sul Torino, che è una sfida importante e per lui può essere la base per una carriera piena di soddisfazioni. Poi è naturale che alla Nazionale ci pensi, come ci pensa in fondo ogni calciatore, ma quel che dovrà accadere lo vedremo nei prossimi mesi, non è ora il suo primo pensiero, quello è il Torino".

Che opinione si è fatta del mercato che sta conducendo il Torino?

"Non sta a me giudicare come operi la società. Di certo, quello granata è un club che si è sempre mosso bene, con grande attenzione, senza spendere le cifre astronomiche che possono permettersi i vari Paris-Saint Germain – e quindi senza trovarsi poi con brutte sorprese nei bilanci – ma riuscendo a scovare comunque dei buoni talenti, il che è molto più difficile e richiede molte più capacità che non il semplice aprire il portafogli e tirare fuori milioni a volontà. Penso a D'Ambrosio, sì, ma anche ad altri come lui".

giovedì 9 gennaio 2014

"Cerci alla Juventus solo in un caso"

L'agente Fifa Stefano Perna ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ad AreaToro.it parlando, tra le altre cose, del mercato del Torino. "Pogba andrà via al 99% dalla Juventus, destinazione Psg. In quel caso i bianconeri avrebbero la liquidità necessaria all'acquisto di Cerci. Occorre, tuttavia, sondare anche la disponibilità del fantasista".

Di Marzio: "D'Ambrosio-Inter, proposti tre calciatori al Toro"

Il giornalista ed esperto di mercato, Gianluca Di Marzio, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky. "Inter e Torino sono ad un passo dall'accordo per D'Ambrosio. Decisivo, in tal senso, un contatto tra Mazzarri e il calciatore, ora la palla passa ai club. Oltre al prestito dell'attaccante argentino Botta, i nerazzurri offrono la comproprietà di uno tra Duncan o Benassi. Sarà decisivo un incontro nella giornata di sabato".

FOTOGALLERY - Le prime immagini di Tachtsidis in granata

Attraverso il suo sito ufficiale, il Torino FC ha pubblicato le prime foto (LaPresse) di Panagiotis Tachtsidis in divisa granata. Il gigante di centrocampo greco (un metro e novantuno centimetri di statura) è stato ufficializzato oggi, dopo il deposito del contratto in Lega, con la formula del prestito ed è già a disposizione di mister Ventura per le prossime gare. Ecco le immagini: Dal sito ufficiale:http://torinofc.it/fotogallery/all/all

Inter, presa una decisione definitiva su Botta

L'Inter ieri ha ufficializzato l'acquisto di Ruben Botta e di conseguenza ha deciso di tenersi l'argentino in rosa da qui al termine della stagione. Il giocatore era tra i papabili per entrare nell'affare col Torino per l'acquisto del granata Danilo D'Ambrosio, il tesseramento di ieri dell'ex Tigre ha di fatto escluso questa soluzione, ai piemontesi è probabile che ora venga girato a titolo temporaneo il giovane danese Olsen o in alternativa Mudingayi. In pochi allenamenti Botta, reduce da un lungo stop per un grave infortunio al ginocchio, ha conquistato Mazzarri che ha posto il veto sulla sua partenza e già l'ha convocato per la gara odierna di Coppa Italia contro l'Udinese con la prospettiva magari di fargli già giocare uno scampolo di gara.dinese con la prospettiva magari di fargli già giocare uno scampolo di gara.